NENA NEWS


Raid a Gaza, ucciso un contadino in Cisgiordania

L’aviazione israeliana ha compiuto una serie di bombardamenti dopo il lancio di un razzo dalla Striscia. Vicino Nablus, i coloni attaccano un civile. Onu: nei primi sei mesi dell’anno aumentate le aggressioni da parte dei coloni

Yemen. Rimuovere subito l’embargo

In una nota congiunta, Unicef, Programma alimentare mondiale e Organizzazione mondiale della sanità hanno lanciato l’allarme: “migliaia” di persone moriranno se l’embargo non verrà tolto. Il Segretario generale delle Nazioni Unite si dice “affranto dalle scene viste nel Paese”

Otto paesi protestano contro Israele

Il quotidiano Haaretz scrive che la protesta riguarda la confisca di strutture mobili e attrezzature che i Paesi avevano reso disponibili per le comunità beduine nell’area C, sotto il controllo totale delle forze di occupazione israeliane

Somalia. L’attacco più sanguinoso di sempre

Sabato un camion-bomba è saltato in aria nel quartiere commerciale Hodan, a Mogadiscio. L’ultimo bilancio parla di 276 morti e 300 feriti in un paese in guerra permanente da due decenni, flagellato da jihadismo e carestia

Palestina. Riconciliazione più vicina

Hamas ha detto ieri di aver sciolto la commissione amministrativa, di essere d’accordo ad indire elezioni generali (le prime dal 2006) e di permettere ad un governo di intesa nazionale di amministrare la Striscia. Fatah: “Parole incoraggianti, ma attendiamo ora passi concreti”

L’Iraq post-Stato islamico e il referendum curdo

Mentre lentamente il governo di Baghdad riprende le città e i territori rimasti per tre anni sotto il controllo del Califfato di Abu Bakr al Baghdadi, il referendum sull’indipendenza del Kurdistan iracheno pone sfide e interrogativi per il futuro unitario del Paese

La battaglia di Raqqa fondamentale per le sorti della Siria

Da un punto di vista strategico Raqqa non rappresenta nulla. Però è un simbolo perché è “la capitale dello Stato Islamico” e la sua conquista da parte dell’esercito siriano significherebbe mandare in parte in fumo i piani di Washington e dei suoi alleati per il futuro della Siria