Grave aggressione a Marisela Ortiz


La redazione


L’esponente del movimento che si batte contro il femminicidio in America latina (le Mujeres de Juarez) è stata aggredita a colpi di arma fuoco mentre si trovava in automobile con le sue due figlie. Poche le notizie arrivate in Italia: sono tutte e tre illese, ma ora sono costrette a nascondersi. Marisela Ortiz è attesa a ottobre in Italia per la Marcia Perugia-Assisi e per l’Assemblea dell’Onu dei Popoli.


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Grave aggressione a Marisela Ortiz

Nei giorni scorsi Marisela Ortiz, una delle esponenti del movimento che si batte contro il femminicidio in America latina, è stata aggredita con armi da fuoco mentre si trovava in macchina con la sua famiglia. Lei e le sue due figlie sono uscite illese dalla vettura in cui si trovavano, ma ora sono costrette a nascondersi. Sono molto poche, però, le notizie arrivate in Italia e il sito delle Donne di Juarez (Nuestras Hijas de Regresso, www.mujeresdejuarez.org), per cui lavora Marisela Ortiz, non riporta molto sull'accaduto. Il 22 giugno scorso Marisela aveva già ricevuto alcune minacce via cellulare, con un messaggio che diceva "goditi la vita fino a che puoi" da un mittente sconosciuto. Non solo: dal 2006, gli uffici della sua associazione sono stati danneggiati tre volte.

Da diversi anni l'associazione delle donne di Juarez segue casi di donne e bambine scomparse e assassinate a Ciudad Juárez, Chihuahua, in Messico, con l'appoggio giuridico della Asociación Nacional de Abogados Democráticos (Anad). Entrambe le organizzazioni hanno fatto causa a funzionari, sporto denunce a organismi pubblici dei diritti umani e presentato petizioni alla Commissione interamericana dei diritti umani.

Da molti mesi parenti delle vittime del femminicidio che fanno parte dell'associazione, così come i loro avvocati membri della Anad, hanno subito – e continuano a subire – intimidazioni e molestie da parte di funzionari pubblici, perquisizioni e gravi minacce.

Amnesty International ha chiesto di recente, al ministro dell’Interno messicano, di garantire protezione allo staff di Nuestras Hijas de Regreso e agli avvocati dell’Anad, oltre ad avere sollecitato l’apertura di un’indagine imparziale sulle minacce e le intimidazioni subite dai difensori dei diritti umani.

Marisela Ortiz è attesa in Italia nella prima settimana di ottobre per partecipare alla riunione dell'Onu dei Popoli, in concomitanza con la marcia Perugia-Assisi.

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