La Carta di Assisi si offre ai bambini. E il Papa la firma


amelia rossi


Papa Francesco ha firmato la Carta di Assisi declinata per i bambini


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Una delegazione di giornalisti, nell’ambito dell’udienza generale di mercoledì 22 maggio 2024, è stata ricevuta dal Pontefice in piazza San Pietro a pochi giorni dalla Giornata mondiale dei bambini che si svolgerà il 25 e 26 maggio.

La carta, predisposta da padre Enzo Fortunato (coordinatore della Giornata mondiale dei bambini e direttore della Comunicazione della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano) con Iside Castagnola e Roberto Natale, riprende i principi e i contenuti per una “buona comunicazione” già presenti nella Carta di Assisi promossa dall’associazione Articolo 21 e dalla Tavola della Pace, e sottoscritta dall’Ordine dei giornalisti ed altri organismi di categoria.

I giornalisti incontrati dal Pontefice

La delegazione che, con padre Fortunato, ha consegnato la carta al Papa era composta da Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti; Paola Spadari, segretaria nazionale dell’Ordine; Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio; Enzo Varagona, presidente Ucsi (Unione cattolica stampa italiana, che ha contribuito fattivamente alla stesura della Carta di Assisi); Elisa Marincola, portavoce di Articolo 21; Giuseppe Giulietti, coordinatore dei presìdi di Articolo 21; Iside Castagnola di Articolo 21, avvocata esperta in diritto a tutela dei minori; Roberto Natale, Graziella Di Mambro e Antonella Napoli, del direttivo di Articolo 21; Angelo Chiorazzo della cooperativa Auxilium.

Le parole di padre Fortunato e di Bartoli

In mattinata, dopo l’udienza – come riporta il sito dell’Ordine dei giornalisti – padre Fortunato e la delegazione dei giornalisti hanno illustrato, presso il Palazzo della Canonica in Città del Vaticano, la Carta di Assisi per i bambini. «Il sostegno del Pontefice per la diffusione della Carta è significativo – ha affermato padre Fortunato – ci ha incoraggiato ad andare avanti». Per Bartoli «la Carta traduce in linguaggio semplice l’essenza dei messaggi del Papa sull’informazione e la comunicazione, in particolare sulla necessità utilizzare in modo corretto il web e i social che non sono solo strumenti, ma ambienti che fanno parte della nostra vita».

Varagona: donato al Papa il volume “Comunicare”

Varagona ha ricordato l’impegno di Francesco sulle comunicazioni sociali e il libro dell’Ucsi che raccoglie tutti i messaggi del Pontefice sul tema. «Dal Papa – ha affermato – ci è giunta una grande sostegno nel proseguire questo cammino». Lo stesso Varagona, sempre durante l’udienza, ha consegnato al Papa il volume “ComunICare. Venti giornalisti in dialogo con il Pontefice”, pubblicato con la Lev (Libreria editrice vaticana), che raccoglie i dieci messaggi del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali commentati da venti firme autorevoli del giornalismo italiano, fra le quali il direttore di Avvenire Marco Girardo.

Formare alla buona comunicazione i giornalisti. E i bambini

Tornando alla conferenza stampa: D’Ubaldo ha sottolineato l’importanza dell’evento. «Realizzeremo – ha annunciato – dei corsi di formazione per giornalisti allo scopo di far conoscere e diffondere la Carta di Assisi e la sua versione per i più piccoli». Giulietti ha rimarcato la spinta di papa Francesco a promuovere ulteriormente la diffusione della Carta e ha lanciato la proposta di veicolare il documento anche in ambito europeo «per condividere e diffondere i valori etici per una corretta informazione».

Così la Carta di Assisi si offre ai più piccoli

Ecco il testo della Carta di Assisi alla Giornata Mondiale dei Bambini 2024 (sempre come rilanciato dal sito dell’Ordine dei giornalisti):

Scrivi degli altri quello che vorresti fosse scritto di te. Fai attenzione a ciò che pubblichi online: dalle azioni di ognuno dipende la felicità di tutti.
• Non temere (o vergognarti) di chiedere scusa quando ti accorgi di avere sbagliato. Chiedere scusa a volte è l’inizio di una grande amicizia.
• Se ti senti in pericolo o minacciato non ti vergognare: chiedi subito aiuto ai tuoi genitori o a persone adulte di cui ti fidi.
• Tutti hanno diritto di essere ascoltati: aiuta a farsi sentire chi non ha voce.
• Tutto ciò che posti in rete rimane sempre e ovunque: pensaci.
• Cancelliamo la violenza dai nostri social: le parole possono ferire o uccidere, usale per costruire amicizia.
• Non pensare di essere il centro del mondo: tu hai la fortuna di godere della pace, ma tanti altri bambini vivono sotto le bombe.
• La rete è un bene prezioso: il tuo profilo sia autentico e trasparente, non nasconderti dietro nomi finti.
• Non stare troppo a lungo sui social: la connessione più importante è quella con amici e amiche reali, in carne ed ossa.

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