Aumentano gli arsenali nucleari
L'Osservatore Romano
Lo denuncia il rapporto annuale del Sipri.
STOCCOLMA, 17 . Secondo il rapporto annuale dell’Istituto internazionale di ricerca per la pace di Stoccolma (Sipri), le potenze nucleari stanno procedendo ad un progressivo sviluppo dei propri arsenali atomici, in concomitanza al deterioramento della situazione geopolitica, e gli Stati fanno sempre maggiore affidamento proprio sulla deterrenza nucleare.
«Mentre il totale globale delle testate nucleari continua a diminuire man mano che le armi dell’era della Guerra fredda vengono gradualmente smantellate», ha affermato Dan Smith, direttore del Sirpri. «Purtroppo — ha aggiunto — continuiamo a vedere aumenti anno dopo anno nel numero di testate nucleari operative», una tendenza che «sembra destinata a continuare e probabilmente ad accelerare nei prossimi anni».
Nel 2023, afferma il Sipri, i nove paesi dotati di armi atomiche — Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord ed Israele — hanno continuato con la modernizzazione dei propri arsenali, ed alcuni hanno anche dispiegato nuovi sistemi d’arma nucleari o con capacità nucleari.
Nel mese di gennaio del 2024, nel mondo, si contavano circa 12.121 testate atomiche, di cui 9.585 pronte ad un potenziale utilizzo. Stando al rapporto Sipri, si stima che 3.904 di esse siano state schierate su arei o missili, 60 in più rispetto al gennaio precedente. All’incirca 1.200 delle testate schierate erano in uno stato di massima allerta sui missili balistici.
«Stiamo vivendo uno dei periodi più pericolosi della storia umana», ha avvertito ancora il direttore del Sipri. «L’abisso — ha concluso — si avvicina ed è tempo che le grandi potenze facciano un passo indietro e riflettano. Preferibilmente insieme».
Fonte: Osservatore Romano
18 giugno 2024